Nelle gare ufficiali le bocce ed il pallino devono essere di forma sferica e di materiale sintetico; il pallino ha diametro di 4 cm e peso di 90 g, le bocce hanno diametro di 107 mm e peso di 920 g per i Seniores; per Juniores e donne il diametro è di 106 mm e il peso di 900 g.[1]
Ci sono innumerevoli varianti alle regole di questo sport, soprattutto per quanto riguarda il numero di giocatori. Si può giocare uno contro uno (individuale), due contro due (coppie), tre contro tre (terne), fino ad un massimo di quattro contro quattro (quadrette). Negli ultimi anni sono stati introdotti giochi alternativi (P.t.a. cioè punto e tiro alternato, staffetta e progressivo) nel tentativo di portare questo sport alle Olimpiadi, cosa per altro ancora non riuscita per il fatto che le bocce hanno varie misure e determinavano un problema nella giuria olimpionica.
I giocatori di una squadra lanciano a turno la propria boccia, alternandosi con i giocatori della squadra avversaria. L'obiettivo del gioco è quello di avvicinarsi il più possibile con il maggior numero di bocce ad una boccia di dimensioni più piccole, detta pallino.
Anche per quanto riguarda il punteggio esistono numerose varianti. Il metodo più utilizzato è quello che prevede l'assegnazione dei punti a fine manche, detto anche scarto, dove ogni manche si dice completata quando ogni lanciatore ha finito le bocce a sua disposizione. Normalmente, si valuta quale sia la boccia più vicina al boccino e si assegna il primo punto alla squadra che ha giocato quella boccia, quindi si valuta qual è la seconda boccia più vicina al boccino; se è della stessa squadra si aggiunge un altro punto, altrimenti la conta dei punti si interrompe.
Nelle bocce "grandi" (gioco classico in Italia) la partita è normalmente su campo liscio con limiti precisi tracciati (gioco al tracciato); si può anche giocare su strade sterrate, prati, o terreni di fortuna (gioco al libero).
Nelle bocce "piccole" (pètanque francesi) si gioca su campo o al libero con regole diverse dall'Italia, con lunghezza di gioco minore e regole più elastiche rispetto al "tracciato" italiano.
Esistono sostanzialmente due tipi di lanci:
L'accosto o la puntata, che è un lancio di precisione che ha come obiettivo far arrivare la propria boccia il più vicino possibile al boccino. Il lancio è caratterizzato dal rotolamento della boccia lungo tutto il percorso di avvicinamento. I giocatori che si specializzano in questo tipo di lanci vengono detti "puntisti", o "accostatori".
La bocciata, detta anche volo o raffa, è un lancio che viene effettuato con più forza, generalmente alla fine di una serie di passi, ed ha come finalità quella di colpire una o più bocce avversarie con l'intenzione di allontanarle dal boccino (oppure si può dichiarare e colpire il pallino). I giocatori che si specializzano in questo tipo di lanci vengono detti "bocciatori".
Il bocciatore è colui che ha il ruolo più spettacolare, anche se è comunque molto importante il puntista, in quanto se questi mette delle bocce vicine al pallino, il bocciatore non deve neanche bocciare.
Il massimo della prestazione del bocciatore si ha con il "fermo" (carreaux nelle "petanque" francesi) in cui una bocciata precisa sopra la boccia (non davanti) manda via la boccia avversaria lasciando la propria al suo posto o quasi (mezzo fermo in questo caso); con il fermo oltre che eliminare un punto avversario ovviamente si aggiunge un punto proprio; è però raro e difficile. Il fermo si dice anche "trucco" o "mezzo trucco" nella zona piemontese; "cianta" in dialetto genovese.
La massima prestazione dell'accostatore, invece, è il "biberon", ovvero quando la boccia è al massimo a 5 mm dal pallino. Anche questa mossa è difficile e necessita di molta precisione.